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I vaccini e le fasi di ricerca: miti da sfatare

Sfatiamo alcuni miti sul bilancio efficacia-sicurezza e sulle diverse fasi di ricerca che ci hanno portato ad avere tre vaccini contro il Covid-19.

A metà Gennaio i farmacisti iscritti agli Ordini della Lombardia hanno ricevuto la tanto agognata richiesta di adesione alla campagna vaccinale contro il Covid-19.
Questo risultato è stato reso possibile grazie allo sforzo congiunto di organizzazioni di settore e di tanti colleghi che si sono impegnati a far sentire la propria voce.
Tuttavia durante il mio lavoro mi è capitato più di una volta di sentire informazioni fuorvianti o non corrette pronunciate da un collega in merito alla vaccinazione. Pertanto trovo doveroso approfondire questo tema.

Le fasi di sviluppo sono durate troppo poco

Questa affermazione ha molta presa ed aumenta incertezza e paura nelle persone. In quanto professionisti della salute abbiamo il dovere di tranquillizzare le persone circa la bontà dei processi di ricerca che ci hanno portato ad avere questi farmaci.
La frase in questione è infatti priva di fondamento. Per i vaccini in questione è stata utilizzata la procedura di autorizzazione in emergenza. Questa ha permesso di velocizzare le tempistiche dei trial preclinici e clinici.
Inoltre altri due fattori hanno giocato un importante ruolo:

  • Presenza di un largo numero di volontari pronti a testare il prodotto, sensibilizzati dalla situazione di pandemia globale
  • Elevato interesse economico delle aziende farmaceutiche. Queste hanno stanziato ingenti somme per arrivare il prima possibile al prodotto finale, sobbarcandosi il rischio e l’impatto di processi di ricerca infruttuosi.

Approfondisci:
https://www.fda.gov/vaccines-blood-biologics/vaccines/emergency-use-authorization-vaccines-explained

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Il vaccino potrebbe non essere così sicuro

La sicurezza di questi prodotti è pressochè totale. La presenza di materiale genetico, sia esso DNA o mRNA, non comporta mutazioni né effetti a lungo termine.
Questo concetto, difficile da spiegare al pubblico, deve essere chiaro a tutti noi in quanto:

  • Il materiale genetico esogeno presente nei vaccini a DNA, una volta entrato nel nucleo non può e non viene integrato nel nostro genoma. Tale processo è finemente regolato da enzimi e proteine che si bloccano se presenti strutture non self.
  • L’RNA messaggero invece svolge la sua funzione nel citoplasma codificando all’interno del ribosoma per la proteina target. Infine una volta svolta la sua funzione viene degradato.

Da qui risulta chiaro come effetti indesiderati a lungo termine siano nulli e quelli a breve termine trascurabili.

Il ruolo del farmacista nel consiglio vaccinale

Abbiamo il dovere di informare in maniera corretta ed univoca la necessità di vaccinarsi per proteggere noi e chi abbiamo vicino. Questa è una grande occasione per dare valore al camice che indossiamo quotidianamente. Chi meglio di noi può comprendere e rendere comprensibile questi argomenti. E’ ciò per cui abbiamo studiato e per cui ci battiamo ogni giorno. Buona campagna vaccinale a tutti!

Nel prossimo articolo vi parlerò di efficacia…stay tuned!

Video divulgativo:
https://youtu.be/35Idb_lCU4o
Vaccine tracker:
https://www.raps.org/news-and-articles/news-articles/2020/3/covid-19-vaccine-tracker

Data: 22/01/2021

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