È inutile negarlo, questa seconda ondata di Coronavirus ha portato un definitivo cambiamento delle abitudini di tutti noi, trasformando ogni aspetto di vita privata, sociale e lavorativa.
Paradossalmente l’insieme di distanziamento fisico e lockdown ha determinato una nuova ricollocazione dei valori nella nostra scala.
Anche il mondo che ci compete, quello della farmacia, ha notato un cambio di prospettiva importante, che gioca principalmente nel rapporto con il farmacista.
«Un cambio di prospettiva che investe anche il rapporto con il farmacista per il suo essere un mediatore privilegiato della salute e del benessere e per la sua capacità di porsi come punto di riferimento tra i prodotti farmaceutici – in sé spesso asettici – e i bisogni, non solo fisici ma anche emotivi, della persona»: ha esordito così Remo Lucchi, Presidente Advisory Board di Eumetra, durante il primo intervento di Live ON di Cosmofarma, spazio virtuale dove tra il 7 e l’8 novembre si è raccontato, discusso e informato sul futuro del sistema farmacia.
Il futuro di questa nuova farmacia si basa sicuramente su nuovi valori, orientata sempre più verso le relazioni: il potere della relazione, la forza della condivisione, l’importanza della formazione, l’utilità del digitale.
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Ma quali sono gli elementi vincenti oggi? I modelli che possono funzionare ora fanno parte di una farmacia che per essere al passo con i tempi e per incrementare, di conseguenza il fatturato, deve basarsi su consulenze e consigli.
Il farmacista di “nuova generazione” deve saper selezionare in prima persona i prodotti ad hoc per la propria farmacia ed è altamente specializzato su un determinato settore (dermocosmesi, nutraceutica, omeopatia, o specifiche patologie croniche) e si deve proporre come un mediatore tra medici specialisti, medico di famiglia e paziente. In poche parole il farmacista deve arrivare a proporsi quasi come il promotore di un modello di gestione integrata della loro salute.
Uno dei segni da sempre lasciato in secondo piano è la capacità di utilizzare coscientemente i mezzi di comunicazione digitale (social, app, siti..) per non solo implementare le vendite, ma anche per mantenere un rapporto con il cliente che non si può presentare fisicamente in farmacia.
Tutti questi strumenti fanno si che venga cementificato il rapporto con il paziente, in modo da farlo sentire meglio compreso, accudito e coccolato.
La soluzione la possiamo fornire noi di Farmaiuto: abbiamo la capacità e i professionisti per permettere alle farmacie di puntare su questi aspetti vincenti. La nostra capacità inoltre è quella di azzerare le distanze ed offrire una piattaforma innovativa e completamente digitale dove le farmacie pubblicano una richiesta per un farmacista on-demand in libera professione per sopperire a momenti di carenza di organico o di mancanza in determinate aree tematiche.
Con noi di Farmaiuto la farmacia ha una scelta strategica più flessibile, efficiente e adattiva dell'organizzazione del servizio al banco, con meno impatto sui costi e sugli oneri di personale.
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Fonte: Farmaiuto ©
Data: 18/11/2020