In Lombardia i test antigenici rapidi per individuare casi Covid-19 saranno messi a disposizione per l'utilizzo extra Ssr nelle farmacie dei servizi. Lo stabilisce la Regione con Dgr del 3 novembre
In Lombardia, i test antigenici rapidi per individuare casi Covid-19 saranno messi a disposizione di Mmg, pediatri e Usca nonché per l'utilizzo extra Ssr nelle farmacie dei servizi, ma anche in aziende e in ambulatori privati. Lo ha stabilito la Regione con Dgr del 3 novembre 2020 in cui si legge che, in considerazione della capillarità della loro presenza sul territorio, identifica "la farmacia dei servizi quale risorsa aggiuntiva stante la necessità di ampliare il più possibile la rete di offerta dei test diagnostici". La Regione ricorda che l'esecuzione di test rapidi avviene con la stessa modalità di quelli molecolari, cioè con raccolta con tampone naso-faringeo, ma con tempi di risposta di circa 15/30 minuti a fronte delle 2/6 ore dei test molecolari. Con i noti limiti di accuratezza: "pertanto l'esito di positività ai test antigenici, in assenza di nesso epidemiologico (ad esempio test somministrato a soggetto "contatto di caso") deve essere ancora confermato da test molecolare".
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I test antigenici rapidi, si legge in una nota della Regione, verranno messi a disposizione di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, per somministrarli nei propri ambulatori, e delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale), per testare le persone direttamente al domicilio o in specifiche collettività". I principali ambiti di impiego dei test antigenici saranno le scuole e i servizi educativi per l'infanzia, le Unità di offerta residenziali e semiresidenziali (strutture sanitarie e socio-sanitarie dedicate alle aree anziani, disabilità, cure intermedie, salute mentale/neuropsichiatria infantile, dipendenze, e delle strutture socio-assistenziali) e per la sorveglianza degli ospiti e degli operatori, gli istituti penitenziari, la sorveglianza sanitaria degli operatori sanitari delle strutture pubbliche (Ats, Asst, Irccs).
I test antigenici potranno essere utilizzati anche in regime extra Ssr: in contesti aziendali, su iniziativa del datore di lavoro con adesione volontaria da parte del lavoratore e negli ambulatori privati. In caso di positività è necessario che l'esito venga confermato con tampone molecolare, la cui esecuzione non dovrà avere costi aggiuntivi per l'utente (prenotazione a carico del datore di lavoro o della struttura/professionista). Il medico competente o il professionista che esegue il test dovrà fornire le informazioni necessarie circa isolamento e quarantena, e sui comportamenti da tenere.
L'utilizzo dei tamponi rapidi è previsto anche nell'ambito della farmacia dei servizi e le "farmacie potranno individuare luoghi e modalità per l'effettuazione del test antigenico rapido, dandone comunicazione alle Ats". Nello specifico, recita il Dgr, "fermo restando la verifica dei requisiti di legge e le eventuali indicazioni nazionali in merito, il farmacista può individuare luoghi e modalità organizzative/gestionali per l'effettuazione del test antigenico rapido". Inoltre, viene precisato (come indicato nella premessa della delibera) che "la decisione di effettuare test antigenico è conseguente ad una valutazione medica, in relazione al quadro sintomatologico ed alla esposizione al contagio" e che "il medico che esegue il test ha la responsabilità della segnalazione alla Ats e dei provvedimenti seguenti di isolamento e quarantena, nonché di informazione completa sui comportamenti che il soggetto deve tenere". In caso di identificazione di esito positivo al test antigenico rapido "deve essere offerta l'esecuzione di test molecolare di conferma senza costi aggiuntivi per l'utente (prenotazione a carico della struttura/professionista). Il caricamento nel flusso tamponi da parte del laboratorio autorizzato all'effettuazione del test molecolare e appartenente alla rete regionale costituisce presupposto per il riconoscimento tariffario".
Data: 11/11/2020