Gli infermieri sono pronti a collaborare con i farmacisti sulla possibilità di effettuare vaccinazioni in farmacia. Fnopi: la norma è già esistente e non prevede sconfinamento tra professioni
Consenso da parte degli infermieri sulla possibilità di effettuare vaccinazioni in farmacia, come prevede l'ordinanza della Regione Lazio, e subito una partnership infermieri-farmacisti nella vaccinazione per un modello organizzativo nazionale, collaborazione già prevista sulla carta dalla farmacia dei servizi. A dirlo è Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi).
«Bene la somministrazione dei vaccini in farmacia - scrive in una nota della Fnopi - e per questo gli infermieri sono pronti a collaborare con i farmacisti in tutto il Paese. Già oggi a somministrare praticamente i vaccini ci pensano gli infermieri, soprattutto nei centri vaccinali pubblici. Quello della partnership infermieri-farmacisti nella vaccinazione dovrebbe diventare, subito, un modello organizzativo nazionale. Del resto, questa collaborazione è già prevista sulla carta dalla farmacia dei servizi».
La Fnopi ricorda che la possibilità di semplificare la vaccinazione eseguendola direttamente nelle farmacie dove il cittadino può trovare i vaccini c'è, applicando una norma esistente e senza nessun tipo di sconfinamento tra professioni. «Sarebbe bello e soprattutto costruttivo - aggiunge la presidente di Fnopi - che nella discussione accesa sull'eventualità di poter vaccinare nelle farmacie il farmacista lavori al fianco di altri professionisti sanitari per erogare prestazioni di base che non richiedono l'intervento del medico».
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«Non vedo che motivo possa esserci - prosegue Mangiacavalli - per non rendere operativa questa sinergia tra professioni sanitarie e fare in modo che anche qui il cittadino possa essere vaccinato da un professionista sanitario abilitato a farlo, a partire dall'infermiere. In un momento come quello che stiamo attraversando - sottolinea ancora- la semplificazione e la de-burocratizzazione sono parole d'ordine e per questo nulla può essere lasciato indietro, al caso o a discussioni che non portano a soluzioni immediate».
Mangiacavalli chiede un intervento di Governo e Regioni «affinché infermieri, medici e farmacisti possano essere messi nelle immediate condizioni di erogare il miglior servizio possibile e nei tempi più brevi a tutti i cittadini».
Data: 07/10/2020