Dall'inizio della crisi del COVID-19 i farmacisti hanno lavorato con instancabile impegno e determinazione per garantire ai pazienti un accesso continuo ai trattamenti. Sono stati accessibili 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, anche durante il blocco organizzando servizi di consegna a domicilio per le persone più vulnerabili. Durante tutta la crisi, sono stati la prima linea di consulenza, trattamento e rinvio per molti cittadini europei su disturbi comuni, prevenendo con successo visite non necessarie ai pronto soccorso. A ricordare il grande impegno della categoria, è il gruppo farmaceutico dell'Unione europea.
“L'ampia rete locale di farmacie comunitarie in tutta Europa - scrive in una nota il Pgeu - sta aiutando le autorità sanitarie nella distribuzione di dispositivi di protezione certificati come maschere per il viso e fornendo consulenza al pubblico sul loro uso corretto e sicuro insieme a informazioni su altre misure igieniche per prevenire la diffusione del virus”.
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Il Pgeu ricorda che come raccomandato dall'Ufficio regionale per l'Europa dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS Europa) e dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), recentemente molti paesi europei hanno introdotto cambiamenti nella legislazione per espandere il ruolo dei farmacisti e alleviare la pressione sul resto del sistema sanitario. Alcuni paesi hanno anche ottenuto fondi aggiuntivi per autorizzare i farmacisti nel loro vitale lavoro in prima linea contro COVID-19. In diversi paesi i farmacisti hanno avuto la possibilità di rinnovare le prescrizioni ripetute per i farmaci cronici e distribuire alcuni farmaci ospedalieri nelle farmacie per i pazienti che ne hanno bisogno. In alcuni paesi i farmacisti della comunità hanno anche attivato protocolli per aiutare le vittime di violenza domestica a denunciare gli abusi durante il blocco
“I farmacisti di comunità – ha dichiarato il presidente del Pgeu, Duarte Santos - sono pronti e impegnati a migliorare ulteriormente il loro sostegno ai cittadini e ai sistemi sanitari europei man mano che la pandemia COVID-19 evolve e le misure di contenimento vengono gradualmente revocate. Pertanto raccomandiamo vivamente alle autorità sanitarie di utilizzare la rete accessibile di farmacie in tutta Europa per aiutare a condurre test affidabili sul punto di cura per COVID-19 quando questi diventano disponibili e di utilizzare le competenze dei farmacisti della comunità per aiutare in modo efficace ed efficiente strategie di immunizzazione. Allo stesso tempo, esortiamo anche i governi a fornire un adeguato supporto ai farmacisti della comunità per il loro contributo vitale ai sistemi sanitari e per il loro sostegno alla popolazione ".
Data: 18 maggio 2020
Fonte: https://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=21280