Un ulteriore tassello per sconfiggere questo infimo nemico è stato messo al suo posto!
Un gruppo di ricercatori cinesi ha pubblicato su Nature un’importante analisi circa la presenza di immunoglobuline a seguito dell’infezione da Coronavirus.
Ciò che è risultato sembra logico agli addetti ai lavori ma pone le basi per strutturare un sistema di screening efficace e su larga scala. E’ stato scoperto infatti che a 19 giorni dai primi sintomi il 100% dei pazienti risulta positivo alle IgG e IgM. Inoltre il titolo di questi due anticorpi, a discapito di molte conoscenze accademiche sale simultaneamente e raggiunge un plateau dopo 6 giorni dalla sieroconversione.
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Questa scoperta chiarisce l’importanza di mettere a punto test sierologici precisi ed affidabili per discriminare sospetti pazienti asintomatici o pazienti COVID positivi con risultato di tampone RT-PCR negativo.
Infatti ciò che risulta chiaro è che l’infezione suscita produzione di immunoglobuline in maniera significativa ed a prescindere dalla presenza di sintomi gravi.
Il successivo step sarà dimostrare che le Ig conferiscano immunità ad una successiva reinfezione. Se ciò verrà verificato la soluzione a questa terribile pandemia sarà a portata di mano e la corsa alla creazione del vaccino avrà una base scientifica solida su cui aggrapparsi.
Alessandro Buraschi©
Fonti: https://www.nature.com/articles/s41591-020-0897-1
Data: 6 maggio 2020